Marsa Matrouh è una cittadina balneare egiziana ma sembra una colonia italiana d’altri tempi. Non soltanto perché è frequentata da moltissimi turisti nostrani ma anche perché buona parte delle strutture ricettive che sorgono sul suo lungomare sono gestite da imprenditori italiani. Una “spiaggia italiana” in Egitto, quindi, e una tentazione per tutti coloro che sognano un mare spettacolare e un entroterra ricco di storia millenaria.
Marsa Matrouh si trova in Egitto, e in Egitto si entra con passaporto valido fino a 6 mesi dal vostro arrivo, e con una carta di identità elettronica provvista di due foto che serve a richiedere il Visto una volta atterrati. La moneta egiziana in uso è il Pound ( 1 pound egiziano = 0,052 euro). Prima di organizzare una vacanza qua vi consigliamo comunque di consultare il sito del Ministero degli Esteri per avere la certezza che il luogo e il periodo siano sicuri.
A Marsa Matrouh si va perché costa meno di Sharm el Sheik, perché conserva testimonianze storiche antiche e moderne e le coniuga con monumenti e spiagge, negozi e locali pensati per far divertire e rilassare gli occidentali. Ecco tre motivi più che validi per andare a visitarla.
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La storia aleggia a Marsa Matrouh
Questa piccola città conserva un bel carico di storia che per gli appassionati vale più di una vacanza. Sul lungomare di Marsa Matrouh si trovano alcune iscrizioni sulla roccia che lasciano credere che su quella spiaggia si siano rilassati insieme Cleopatra e il suo Marco Antonio. Secondo gli esperti le scritte risalgono davvero all’epoca della nota regina, ma non è certo che siano state scalfite dal suo pugno!
Per raggiungere i siti delle Piramidi occorrono 4 ore di autostrada e ne servono circa 3 per arrivare alla storica città di Alessandria. Sembrano grandissime distanze, ma una volta che vi trovate in Egitto dovreste approfittarne e prenotare una di queste due escursioni. A due ore di strada si trova il sito di El Alamein famoso per le battaglie della II Guerra Mondiale.
A proposito della Guerra Mondiale, proprio a Marsa Matrouh si svolse una cruenta battaglia – il 27 giugno 1942 – che coinvolse tedeschi e inglesi. I tedeschi del generale Kleeman erano in numero nettamente inferiore rispetto alle due divisioni dell’esercito britannico ma riuscirono comunque a sfondare le difese e a costringere gli inglesi al ritiro. Da questa umiliante sconfitta scaturì la sostituzione del generale Ritchie con il generale Auchinleck.
Le architetture islamiche ma non solo
Tra le testimonianze di architetture del passato, nemmeno troppo lontano, a Marsa Matrouh troviamo una bellissima moschea accanto a una chiesa cristiana copta. Sulla strada costiera che porta a El Alamein sorge anche il monastero copto di Deir Mari Mina dedicato al martire cristiano egiziano San Mina. Originale è anche la sede del Museo Romano Antico che sorge dentro una grotta naturale riadattata.
Di fronte alla costa di Marsa Matrouh sorge un’isoletta dentro cui fu scavato il bunker di sicurezza che nascose per mesi il comandante nazista Rommel, detto “la volpe del deserto”. Da quel rifugio sicuro egli comandò i soldati senza mai farsi trovare dal nemico.
Spiagge e mare da sogno
Le spiagge di Marsa Matrouh sono spettacoli di colore, sia in superficie che nei fondali. Tra le più belle in assoluto: El Gharam, Al Awam e Al Nakil, senza però dimenticare le già citate e famose Cleopatra Beach situata ai piedi della scogliera di Cleopatra’s Rocks.
Rommel Bay è la caletta in cui sorge la piccola isola-bunker del comandante tedesco e al di là della testimonianza storica è bellissima per la posizione, per il colore della sabbia e per il blu intenso del mare, qui raccolto come un piccolo lago privato!
