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Savoca: tra mummie e ricordi del Padrino

Savoca bar scena padrino
Fonte Istock

Se arrivate a Savoca per la prima volta forse l’impatto iniziale non vi dirà molto. Paesino in provincia di Messina, poco lontano dalla ben più famosa Taormina, poche case e parecchie chiese in cima a un monte. Perché dovrebbe interessarvi? Eppure Savoca è uno scrigno magico che nasconde sorprese uniche al mondo.

Nel centro storico si trovano almeno 20 chiese sparse in pochissimi chilometri – la Matrice dell’Assunta (1130), San Michele (1250), San Nicolò e il Calvario, il Convento dei Cappuccini per citarne alcune. E ancora, panorami spettacolari, esempi artistici che non ritroverete da nessun’altra parte in Sicilia (la Porta Cittadina, la Casa con la Bifora, le Rovine della Sinagoga) e poi  … i tesori di Savoca.

Savoca panorama
Fonte Istock

Il set del “Padrino”

La piazzetta antistante a Palazzo Trimarchi – sede nobiliare del XVIII secolo – fu scelta nel 1971 come set per le riprese del primo film de “Il Padrino” diretto da Francis Ford Coppola. A testimonianza di quell’evento, alcune targhe ricordano i luoghi esatti in cui furono girate le scene più importanti. Il famoso “Bar Vitelli” ad esempio, al piano terra del Palazzo Trimarchi, appare anche nel film ed è ancora lì per essere fotografato con tutti i cimeli e i ricordi del set.

Anche alcune stanze del palazzo stesso furono usate per girare scene di interni e, salvo restauri periodici, sono visitabili. Non lontano dal “Bar Vitelli” sorge la bellissima chiesa merlata di San Nicolò, dove furono ambientate le scene principali del matrimonio del protagonista. Lo stesso set fu usato in tempi recenti per girare spot pubblicitari italiani.

Le Mummie dei Cappuccini

Nella cripta del convento dei Cappuccini (1574) sono custodite 37 salme, mummificate ad opera degli stessi frati, esperti in questa pratica antica. Si tratta di mummie, ottimamente conservate, non soltanto di monaci, di priori e di religiosi del posto ma anche di personaggi illustri (il medico, il sindaco, il signore del feudo) e in certe occasioni anche dei loro familiari, inclusi i bambini. Le mummie sono visitabili nell’ambito di un progetto museale che prevede anche la visita alla struttura del convento.

San Pietro e Paolo d’Agrò

Nei dintorni di Savoca – ricadente nel comune di Casalvecchio Siculo – sorge la spettacolare basilica dei Santi Pietro e Paolo di Agrò. Pur essendo nel territorio di un’altra città, questo monumento si trova a poca distanza da Savoca e viene indicato come luogo di interesse turistico anche a chi viene in visita al paese.

Vale davvero la pena spingersi fino in fondo alla valle del fiume Agrò per scoprire questa grande chiesa normanna, ricostruita nel 1116 su una struttura originaria risalente all’anno 560. Fece parte di un complesso monastico basiliano di cui oggi non resta nulla, e si presenta ancora nella sua maestosa bellezza con la facciata policroma di tipo bizantino, fortificata da merlature, e con tre navate divise da colonnati all’interno.

Oggi è un museo storico che narra del passato di Casalvecchio e della zona che comprende pure Savoca. Ma mostra anche una particolarità architettonica unica: l’intreccio tra mattoni di terracotta rossa, pietra bianca calcarea e pietra nera di lava che rendeva la chiesa bella esteticamente ma anche antisismica!

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