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Saragozza, il fascino di una fastosa città universitaria

Il capoluogo della provincia di Aragona offre una frizzante e vivace atmosfera universitaria, tanti locali deliziosi e monumenti di epoche e influenze diverse, testimonianze dell’estremo eclettismo di questo centro urbano fondato da Cesare Augusto nel 28 a.C. lungo il corso dell’Ebro.

Una cattedrale con influenze musulmane: la spettacolare San Salvator

La costruzione di questo imponente edificio fu piuttosto travagliata. Fondato per la prima volta nell’ XI secolo, solo nel 1550 assunse l’aspetto ammirabile ancora oggi. Il luogo stesso dove fu edificata la cattedrale era, del resto, già occupato dal foro di età romana prima, dalla Moschea Maggiore musulmana poi. Non stupisce allora che la Seo (cattedrale in spagnolo) contenga al suo interno una mescolanza di stili. Dal gotico al barocco, con una splendida parentesi mudejar riscontrabile anche nella cupola che sovrasta la Parroquieta, un’incantevole cappella gotica.

Una chiesa simile a una moschea: la Basilica di Nostra Signora del Pilar

Più semplicemente nota come basilica del Pilar, questa maestosa costruzione è nota per essere (almeno secondo la tradizione) la prima chiesa in assoluto ad esser stata dedicata a Maria. L’edificio è dotato  non solo di una cupola maggiore, ma anche di dieci strutture affini minori. Ecco perché vi sembrerà di essere approdati in qualche centro orientale, più che nel cuore della cattolicissima Spagna.

All’interno, ammirate gli affreschi che abbelliscono molte cappelle, ma soprattutto la Santa Capilla, fastosa nelle sue forme barocche e dalla singolare forma ellittica. Prima di uscire, non dimenticate di prendere l’ascensore per osservare la meraviglia di queste cupole dall’alto. La visuale delle maioliche smaltate, specie al tramonto, è incantevole. Con un solo sguardo potrete inoltre abbracciare un panorama vastissimo, osservare il fiume che scorre placido e la piazza sempre animata. Un’esperienza tanto entusiasmante quanto poco pubblicizzata.Se non riuscite a individuare subito l’accesso all’ascensore, chiedete al personale che gestisce il luogo di culto!

Vita notturna tra tapas e discoteca

Nonostante l’aria un po’ dimessa di buona parte del centro cittadino, a partire dal giovedì sera sono tanti i locali che offrono cocktail e musica fino a tarda notte. Se volete lasciarvi trasportare dal flusso più autentico, ricordate che la movida si concentra tra le vie Moncasi, Royo e Zumalcárregui, frequentate soprattutto da studenti.

Se potete programmare la vostra visita, scegliete il mese di ottobre. Durante la festa del Pilar infatti Saragozza si accende ancor più del solito con musica, giovani ed allegria. Sono famose, in questa occasione, le corse di vitelli dell’arena, ma anche i numerosi concerti (dal pop al rock al folk regionale, si suona davvero per tutti i gusti) e i pirotecnici fuochi d’artificio. In concomitanza di questo importante festival la città sembra appunto esplodere di divertimento e colore.

Anche durante il resto dell’anno non mancano certo le occasioni per vedere albeggiare. Tuffatevi in uno dei tanti disco-pub a ingresso libero, prendete da bere (fin troppo economico!) e lasciatevi in un pub crawl che non ha nulla da invidiare al Regno Unito!

L’Aljafería: un palazzo incantato nel cuore di Saragozza

Edificato come luogo di svago, l’Aljafería è una delle testimonianze arabe più evidenti di tutta la città. L’esterno fortificato, con le sue alte mura, non lascia affatto presagire la grande ricchezza interna. Le stanze sono infatti disposte attorno ad un cortile, seguendo la forma tipica dell’architettura omayyade. Ancora una volta, sembra di essere proiettati lontano, in questo caso in un torrido deserto, piuttosto che nella capitale della provincia spagnola d’Aragona.

Nell’ala nord del castello è impressionante la piccola moschea a pianta ottagonale. Smarritevi nella ricchissima decorazione con motivi ataurique!

L’incanto arabo si interrompe al primo piano, con l’innesto della maestosa scalinata voluta da Filippo II. Fu questo monarca ad ordinare di riconvertire il sontuoso palazzo in castello, al fine di difendersi da una popolazione sempre più inferocita.

Un’ultima curiosità: fu questo luogo ad ispirare Giuseppe Verdi nel 1836, quando compose l’opera lirica “Il Trovatore”! Questo mix fantasioso di musica, architettura e storia affascina ancor oggi chiunque oltrepassi il profondo fossato iniziale. Se potete, optate per una visita domenicale, quando tutto questo splendore è reso sempre gratuito.

Una passeggiata sul Puente de Piedra

Da questo magnifico ponte è superbo l’affaccio sulla basilica del Pilar. Le cupole e i pinnacoli si specchiano nell’acqua, creando un gioco di dissolvenze e riflessi particolarmente suggestivo con l’illuminazione notturna. Le statue dei leoni poste alle due estremità vegliano poi simbolicamente su uno dei monumenti più rappresentativi della città.

Nelle vicinanze: Tarazona, una storia millenaria

Le attrazioni di Saragozza non impegnano, in media, per più di 3 giorni. Qualora abbiate preventivato una permanenza più lunga, può essere utile visitare anche la ricca regione circostante.

Tra le gemme dell’Aragona figura ad esempio Tarazona, una pittoresca città fondata – secondo la leggenda – dall’eroe greco Ercole. Nei tortuosi vicoli cittadini, spizzicando tapas buonissime, fermatevi ad ammirare la maestosa Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto. Qui convivono tutte le culture che hanno influenzato la Spagna, come ben testimonia l’abside gotica, il campanile mudejar e il chiostro rinascimentale.

Se il caldo fosse troppo insopportabile, rifugiatevi nella Cueva de Caco. Questa grotta, impreziosita da stalattiti e stalagmiti, costituisce una sosta rinfrescante a contatto con la natura selvaggia!

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