Salerno, tra le realtà campane più vivaci degli ultimi anni, è una città intrigante per la vasta offerta culturale, gli eventi eccezionali di cui è palcoscenico e una cucina buonissima. Famosa in tutta Italia (e non) per le scintillanti luminarie, questo centro è ideale per trascorrere due giorni tra fortezze vista mare, influenze arabe e ristoranti gourmet.
Indice
- 1 “Luci d’artista”, le imperdibili luminarie di Salerno
- 2 La Cattedrale, un cocktail di stili e influenze diverse
- 3 La cripta di San Matteo, un incanto di intarsi marmorei
- 4 La cucina gourmet di Cicirinella
- 5 Tra piante e tisane al Giardino della Minerva
- 6 Il Museo Archeologico, un piccolo scrigno di tesori
- 7 Il Castello di Arechi, una fortezza medievale a dominare il golfo
- 8 Nelle vicinanze: escursione nelle Grotte di Castelcivita
“Luci d’artista”, le imperdibili luminarie di Salerno
Questo festival, con le celebri illuminazioni artistiche protagoniste assolute, è uno dei più attesi dell’anno in tutta Italia. In genere si inaugura a novembre, per una durata di circa tre mesi, terminando verso la fine del mese di gennaio. In questo luccicante periodo la città si anima di installazioni luminose, tutte legate da un tema preciso. Nel 2017, ad esempio, la centralissima piazza Flavio Gioia era animata da una vera e propria ricostruzione di un ambiente sottomarino, con il dio greco Nettuno a regnare su un corteggio di sirene, delfini e meduse.

Camminare nelle vie cittadine tra globi luminose, cascate di luci e scie brillanti è una emozione incredibile! Salerno, durante tutta la durata delle sue luminarie, si anima di una magia particolare capace di far tornare tutti bambini. Impossibile infatti non rimanere a bocca aperta dinnanzi alle coloratissime orchestrazioni di luci, frutto delle sapienti tecniche artigiane.

Un consiglio: se non amate le folle, scegliete il mese finale per visitare “Luci d’artista”, spesso molto più vivibile. Assolutamente sconsigliati invece giorni topici come il primo week-end di inaugurazione o le festività più canoniche, dove non è raro dover affrontare file anche molto lunghe per ammirare le istallazioni più rinomate.
La Cattedrale, un cocktail di stili e influenze diverse
La Cattedrale di Salerno è uno dei monumenti da non perdere nella visita a questa dinamica cittadina, in primis per l’esuberante eclettismo delle sue forme. Il principale luogo di culto di Salerno fu edificato nell’XI secolo in stile romanico, ma fu modificata diverse volte e reca tracce di influenze sparse in tutto il Mediterraneo.
Il campanile, ad esempio, è una importantissima testimonianza della fusione arabo-normanna, mentre nel quadriportico (eccezionale, paragonabile solo a quello della milanese chiesa di Sant’Ambrogio) ammirate le splendide decorazioni in pietra pomice. Proprio in questo ambiente si apre inoltre la celebre Porta bronzea, composta da 54 formelle, fusa a Costantinopoli (odierna Istanbul) nel lontano 1099.
Date un’occhiata anche ai leoni in pietra posti all’ingresso del cortile. Secondo la leggenda, infatti, questi animali presero vita durante un’invasione saracena per evitare il saccheggio della chiesa da parte dei feroci pirati!

La cripta di San Matteo, un incanto di intarsi marmorei
Nella parte sotterranea della Cattedrale potrete non solo ammirare le spoglie mortali di uno degli evangelisti, San Matteo, ma soprattutto rimanere incantati dallo splendore della cripta.
Restaurato in forme barocche dall’architetto Domenico Fontana, questo ipogeo è meraviglioso per la delicata cromia dei marmi, intagliati a formare le geometrie più disparate. Aggiratevi nel silenzioso sotterraneo muniti di macchinetta fotografica, impossibile non scattare almeno una foto a uno dei luoghi più suggestivi della Campania!

La cucina gourmet di Cicirinella
Ovviamente Salerno pullula di buonissime pizzerie, dove poter gustare tutta la tradizione campana sia nelle pizze più o meno classiche, sia nelle ricette più tradizionali. Se siete alla ricerca di un’esperienza più particolare, tuttavia, dovreste provare la cucina gourmet del ristorante Cicirinella (Via Antonio Genovesi, 28). Questo bel locale dai muri in pietra a vista propone le specialità campane rivisitate in chiave più moderna, senza stravolgere i sapori ma con presentazioni sceniche e raffinate. La qualità delle materie prime è eccezionale, come pure i prezzi, molto contenuti e sicuramente al di sotto della media di questo genere di locali.

Tra piante e tisane al Giardino della Minerva
Nel centro storico di Salerno si schiudono, su terrazze digradanti sul mare, le numerose piante di uno degli orti botanici più celebri al mondo. Qui si istallò anche la famosa Scuola Medica Salernitana, la più antica università di medicina al mondo, dove veniva insegnato agli allievi a riconoscere piante e fiori fondamentali nella preparazione di medicinali per curare le più varie malattie. Il fondatore di questo ricco giardino, Matteo Silvatico, impreziosì questo piccolo polmone verde anche con specie rare ed esotiche, collezionate nel corso dei suoi numerosi viaggi.
La conoscenza degli aromi vegetali è poi proposta dall’associazione culturale Nemus, incaricata di gestire la tisaneria comunale ospitata all’interno del Giardino. Assaggiate una di queste deliziose bevande nella splendida terrazza vista mare, optando per delicate essenze di malva, menta, arancio o vaniglia.

Il Museo Archeologico, un piccolo scrigno di tesori
All’interno di questo museo, contenuto negli spazi ma ricco di opere d’arte, spicca sicuramente la splendida testa in bronzo raffigurante una divinità maschile, forse Apollo, rinvenuta nel golfo di Salerno.
La scoperta di questo incredibile manufatto suggestionò anche il poeta italiano Giuseppe Ungaretti, vincitore del premio Nobel per la letteratura, che così scrisse nella sua prosa intitolata Pesca miracolosa:
“Raccogliendo le reti, una sera, a una maglia restò presa non la gola d’un pesciolino, ma a un cernecchio, una testa d’Apollo. L’ho veduta al Museo di Salerno, e sarà prassitelica o ellenistica, poco importa; ma questo volto, che per più di duemil’anni fu lavorato dal mare nel suo fondo, ha nella sua patina tutti i colori che oggi abbiamo visto, ha conchigliette negli orecchi e nelle narici: ha nel suo sorriso indulgente e fremente, non so quale canto di giovinezza risuscitata!”.
Il Castello di Arechi, una fortezza medievale a dominare il golfo
Questa bellissimo fortilizio medievale, ancora capace di restituire un fascino inalterato, domina sia la città che il golfo di Salerno. La vista è romantica, l’atmosfera magica, essendo strettamente legata anche a storie di fantasmi. Persino Ugo Foscolo rimase incantato da questo possente castello, tanto da ambientarvi una tragedia, la Ricciarda.
Dall’alto, non dimenticate di ammirare una delle opere architettoniche più innovative di Salerno, la Stazione Marittima progettata da Zaha Adid. L’architetto anglo-irachena ha ideato un sinuoso profilo di ostrica, davvero ammirevole per impatto e integrazione con l’ambiente circostante.
Nelle vicinanze: escursione nelle Grotte di Castelcivita
I mirabolanti disegni della natura sono tutti osservabili nelle sale delle Grotte di Castelcivita, un luogo splendido per immergersi nelle cavità del nostro pianeta.
Ferro, manganese e altri metalli hanno quasi dipinto le superfici con colori striati e cangianti, lasciando i visitatori stupefatti davanti a uno spettacolo sempre vario.