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Rio Tinto, una bellezza pericolosa

Rio Tinto foto
Fonte Isstock

Rio Tinto, ovvero “fiume rosso”, è un corso d’acqua che percorre la regione spagnola dell’Andalusia dalle sorgenti della Sierra Morena fino alla foce, presso Huelva, nel golfo di Cadice. Il nome non è romantico o casuale, ma rispecchia perfettamente la realtà: le acque di questo fiume sono rosse!

Non si tratta di inquinamento ma di una caratteristica del letto di questo corso d’acqua, che scorre di fatto su rocce ricchissime di ferro. Il ferro, e non solo quello, si scioglie trascinato dalla forza dell’acqua e la colora di rosso. Il problema collegato a questo spettacolo, però, è che a causa di tutti questi metalli l’acidità delle acque del Rio Tinto è di 2.2, dunque pericolosa per lo più per il suolo circostante che l’assorbe.

Storia del colore dell’acqua

Ma come mai tanto ferro e tanti altri minerali metallici in queste acque? In realtà, fin dai tempi dei Fenici si era capito che la terra andalusa era ricca di ferro e grazie ad esso si potevano fabbricare armature e oggetti d’uso quotidiano. Fu il XIX secolo il periodo in cui le miniere di ferro videro il loro massimo sfruttamento grazie alle miniere inglesi che portarono sicuramente denaro e vita in queste regioni, ma sfruttarono il suolo talmente tanto che le particelle di ferro si insinuarono dentro le falde acquifere e dentro il corso del fiume.

Huelva, la città del fiume rosso

Il Rio Tinto attraversa l’Andalusia per andarsi a gettare nel Mediterraneo accanto alle coste della città di Huelva. Infatti è una delle attrazioni turistiche più importanti della zona. La scusa di vedere il Rio Tinto però è anche occasione per scoprire una città molto bella, con un centro storico ricco di testimonianze. Molte le chiese degne di nota, a Huelva.

San Pedro, dalla splendida facciata gotica che risale al XIV secolo, conserva ancora l’antica forma da moschea e il suo campanile è in realtà un vecchio minareto; la barocca chiesa della Merced è la cattedrale di Huelva e domina la piazza principale con i suoi due austeri campanili; costruita sui resti di un acquedotto arabo, la chiesa santuario Nuestra Señora de la Cinta mostra fieramente le sue quattro torri.

Da ammirare in città anche Barrio Reina Victoria, un quartiere costruito per gli operai inglesi delle miniere nel 1917 che mostra  le caratteristiche casette vittoriane come se fosse una strada di Londra invece che sulla costa spagnola! Orgoglio di Huelva è anche il Museo che racconta la storia delle miniere di ferro e del Rio Tinto.

Informazioni utili sul Rio Tinto

Come arrivare a Huelva: l’aeroporto più vicino a Huelva è quello di Siviglia, servito da decine di voli da tutti gli scali d’Italia. Per raggiungere poi la città del Rio Tinto si deve prendere il treno dalla stazione centrale di Siviglia oppure, in macchina, tramite l’autostrada A49. In entrambi i casi si arriva in un’ora e mezza.

Dal centro di Huelva, in autobus o in macchina, si raggiunge in 17 minuti il Monastero de La Rabida proprio sulla foce del Rio Tinto. Il fiume si può ammirare anche nelle località di San Juan del Puerto e di Lucena.

Immergersi nelle acque del Rio Tinto non fa morire, ma non fa nemmeno bene alla pelle. Per cui vi consigliamo di fotografarlo dalle sponde oppure di munirvi di stivali alti per passeggiare dentro o ai bordi del suo letto.

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