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Presicce, il paese dell’oro giallo

Presicce la Chiesa
Fonte Istock

Presicce è un paese di circa 5200 anime in provincia di Lecce e giace sul territorio delle serre salentine. Da maggio di quest’anno, a seguito della fusione con il comune di Acquarica del Capo, fa parte della nuova città di Presicce-Acquarica.

Borgo ricco di storia e di cultura, dal 2011 è entrato ufficialmente a far parte dei Borghi più Belli d’Italia.

Gli Ipogei di Presicce

Denominata la “Città degli Ipogei”, è infatti famosa per la massiccia presenza nel suo territorio di questi frantoi sotterrai. Se ne contano 23, di cui 8 solo nel centro storico.

I frantoi ipogei sono delle stanze sotterranee costruite con la scopo di ottenere un ambiente fresco in cui poter trattare la lavorazione delle olive. Detti anche «trappeti», sono stati scavati nella roccia. Inutilizzati per un lungo periodo, alcuni sono stati poi adibiti a discariche, cantine o stalle. In tempi recenti però sono stati restaurati e, dopo i lavori di recupero, possono essere ora visitati e rappresentano quindi un’attrazione turistica vera e propria.

Pare che in antichità i primi insediamenti si stanziarono in paese, tra le altre cose, per l’abbondanza delle falde acquifere superficiali, cosa che trova particolare conferma nel suo stemma. Lo stemma di Presicce è infatti un cervo che si abbevera da una fonte.

Le ricchezze di Presicce

Presicce ha un’economia da sempre basata sull’agricoltura e sullo sfruttamento dei suoi prodotti naturali, in tempi più recenti anche il turismo è diventato causa fondamentale di arricchimento e notorietà.

Importante è la produzione del vino, ma soprattutto quella dell’olio, tanto che la città fa parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e inoltre a esso è dedicata una festa che si tiene il 17-18 e 19 agosto, I Colori dell’Olio, fatta di prodotti tipici, musica popolare e non.

Cosa vedere a Presicce

L’affascinante centro storico di Presicce è piccolo e composito, non c’è il rischio di perdersi e lo si può percorrere senza seguire un criterio preciso. Ed è ovviamente molto bello e molto barocco.

Vi imbatterete nel Monastero dei Carmelitani. Risalente al XVI secolo, oggi ospita gli uffici del Comune.

La Chiesa della Madonna del Carmine è della seconda metà del XVI secolo. In stile tardo barocco, è bellissimo il suo altare maggiore scolpito in pietra leccese, pezzo forte dell’intero complesso.

Il Palazzo Ducale, detto anche Palazzo Paternò, è sito in Piazza del Popolo. Nato con scopo difensivo, il terrazzo dell’ala sud del palazzo ospita un meraviglioso giardino pensile.

La Chiesa Madre di Sant’Andrea Apostolo presenta una facciata molto imponente e nel più classico stile barocco. l’interno è a croce latina con una sola navata e presenta otto altari laterali e uno maggiore in marmi policromi. Nella sue immediate vicinanze troviamo la Chiesa dei Morti, sul suo architrave troviamo la datazione (1575) ed è così chiamata perché contiene i sepolcri sotterranei.

La Colonna Votiva è posta davanti la Chiesa Madre e sulla sua cima si trova la Statua di Sant’Andrea. Ai piedi della statua del santo, su una balaustra, sono scolpite quattro figure femminili che simboleggiano le virtù cardinali.

La Casa Turata nasce anch’essa con intenti difensivi che perde con il passare del tempo, diventando un residenza privata. A oggi è di proprietà del comune di Presicce.

Le case a corte di Presicce

Site nel centro storico le Case a corte risalgono al XVI secolo e sono dimore molto umili, generalmente costituite da una sola stanza e da una cantina. Esse erano costruite intorno a un grande spazio scoperto, la corte appunto. La corte era il luogo che faceva da teatro alle principali attività domestiche dato che ospitava il pozzo e la pila per il lavaggio dei panni.

Presicce centro borgo
Fonte Istock

I Mascarani di Presicce

Gli abitanti di Presicce hanno un doppio nome: si chiamano presiccesi, ma anche mascarani. Il motivo di questo secondo nome, che è proprio un soprannome, è legato a una leggenda.

In un passato medievale a Presicce, come purtroppo in molte altre zone, vigeva la squallida regola dello Ius primae noctis, pratica che, quando messa in atto, rendeva ovviamente assai inviso il sovrano. Per vendicare questo abuso di potere, la notte di una festa in maschera, il Signore del paese, che era affacciato alla finestra, fu raggiunto da un colpo di pistola sparato da un uomo “mascarato”.

Nelle vicinanze di Presicce

Dista solo 56 km dal suo capoluogo di provincia Lecce e confina con Specchia, altro borgo tra i più belli d’Italia. In generale comunque è un buon punto per spostarsi e visitare i comuni limitrofi del Salento.

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