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Pizzomunno, quando la leggenda diventa musica

La leggenda di Pizzomunno
Fonte Istock

“E così la gente lo ammira da allora/Gigante di bianco calcare che aspetta tuttora il suo amore rapito/E mai più tornato” con questi tre versi Max Gazzè, uno tra i più poetici cantautori del panorama musicale nostrano, riassume in poche parole una delle leggende più malinconiche mai raccontate, legata a un luogo da sogno sia per il suo fascino sia per il quadro paesaggistico in cui è inserito: il Pizzomunno.

Detto senza alcuna enfasi, il Pizzomunno è un monolite bianco di pietra calcarea alto 25 metri e si trova a Vieste, noto comune balneare in provincia di Foggia appartenente al Parco Nazionale del Gargano. Imponente e superbo, è simbolo indiscusso della città.

La Leggenda di Pizzomunno

Se invece vogliamo aggiungere un po’ di poesia non possiamo fare a meno di raccontare di una storia d’amore le cui radici affondano nel XV secolo. La leggenda narra che l’attuale Vieste fosse un piccolo villaggio di pescatori. Anche il giovane Pizzomunno era un pescatore, dotato di prestanza fisica e di una bellezza fuori dal comune, amato da tutte le donne, terrene e non. La stessa bellezza caratterizzava Cristalda, dai lunghi capelli biondi più lucenti dei raggi del sole. I due si amavano alla follia e avevano occhi solo l’uno per l’altra. Ma un amore così non può lasciare indifferenti e non attirare invidie e gelosie. Pizzomunno infatti era fortemente desiderato dalle sirene che incontrava quando prendeva il largo, le quali tentavano in continuazione e invano di sedurlo, cercavano di ammaliarlo con la loro bellezza mitologica e con promesse di vita eterna. Volevano che fosse il loro re e il loro amante. Ferite dai suoi ostinati rifiuti, una notte che i due amanti erano soli sulla spiaggia, in un impeto di malvagità, rapiscono Cristalda trascinandola con loro negli abissi. Il pescatore, impotente e paralizzato dal dolore, si tramuta in pietra.

La leggenda ancora narra che, mosse a compassione, le sirene concedono ai due innamorati di ricongiungersi, di assumere nuovamente fattezze umane e di amarsi, ma solo per una notte e solo ogni cento anni, il 15 di agosto. All’alba infatti le sirene tornano a prendere Cristalda e Pizzomunno torna a essere il maestoso scoglio.

Il bianco Pizzomunno si trova all’inizio della spiaggia della Scialara (detta anche del Castello, perché dominata dal castello svevo, o del Pizzomunno), la spiaggia più importante di Vieste e una delle più belle del Gargano. Essa si estende a sud del centro abitato ed è lunga circa 3 km. Molto frequentata sia dalle persone del luogo che dai turisti, è ricchissima di stabilimenti balneari ben attrezzati che di sera diventano scenario principale della vita notturna della città.

Con la sua La leggenda di Cristalda e Pizzomunno, canzone con cui gareggiava nella sessantottesima edizione del Festival di Sanremo e con la quale si è piazzato al settimo posto della classifica generale, Max Gazzè ha avuto il merito e la sensibilità di promuovere (per alcuni invece è stata una vera a propria scoperta) la bella storia di una bella città, che lo ha ringraziato nominandolo suo cittadino onorario.

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