Una città a misura d’uomo, Pavia si trova nella zona ovest e più meridionale della Lombardia, lungo il fiume Ticino. La sua provincia, grande e poco valorizzata, racchiude magnifici panorami, buon cibo e tanta storia. E’ proprio quest’ultima che caratterizza la città, di impronta romana, nonché capitale del regno dei Longobardi.
Visitabile nell’arco di una giornata o, per i più curiosi, di un fine settimana, difficilmente vi deluderà. Il centro storico, vivace grazie alla presenza della famosa università, pullula di locali e bei negozi. Vediamo un itinerario che si snoda tra le viuzze acciottolate per scoprirne i tesori nascosti.
Indice
Cosa vedere a Pavia
Da Strada Nuova al Ponte Coperto
Dopo aver visitato il Castello e passeggiato per i suoi giardini, attraversando la strada, troviamo l’imbocco di Corso Strada Nuova, per i pavesi semplicemente Strada Nuova. Qui, sulla sinistra, potete ammirare il Teatro Fraschini.
Poco più avanti, sulla destra, ecco l’imponente edificio dell’Università di Pavia, uno degli atenei più antichi d’Europa. Attraversate il cortile e noterete, sulla vostra destra, le Tre Torri. Vi trovate in Piazza Leonardo da Vinci e le torri che torreggiano su di voi sono, insieme alle due di via Luigi Porta, le uniche rimaste delle oltre cento della città. Pavia era chiamata anche città delle cento torri, tuttavia la struttura di queste ultime lasciano trasparire come il loro scopo fosse puramente celebrativo e non difensivo.
Tornando indietro, appena fuori il portone principale dell’università, ecco la rinomata Pasticceria Vigoni. Un negozio in stile liberty dove si produce ancora oggi la famosa Torta Paradiso.
Proseguendo lungo Strada Nuova, superiamo il punto di intersezione con Corso Cavour e lasciamoci sulla destra Piazza della Vittoria che visiteremo al ritorno. Questa larga via, resa oggi a traffico limitato, è costellata di negozi più o meno storici, bar e locali caratteristici.
Quasi alla fine, sulla sinistra, imboccate Corso Garibaldi e visitate la Basilica di San Michele Maggiore. Ritorniamo sui nostri passi in Strada Nuova e scendiamo fino al Ponte Coperto, il simbolo indiscusso della città. Ricostruito nel 1951, collega la città vecchia a Borgo Ticino, semplicemente Borgo per gli abitanti. Il Borgo negli anni ha mantenuto il suo aspetto pittoresco da villaggio di pescatori. Le colorate casette che si riflettono sul fiume, recano sulle mura esterne delle targhe indicanti i livelli raggiunti dall’acqua durante alcune delle piene del fiume. Qui è possibile ammirare anche la statua della lavandaia e un bel panorama sulla città.
Piazza Duomo e Piazza della Vittoria
Risaliamo Strada Nuova e, poco prima dell’incrocio con Corso Cavour, svoltate a sinistra nella piccola via Gatti. Vi troverete in Piazza Cavagneria e, proseguendo, in piazza Duomo. La sua cupola è la terza in Italia per dimensioni, dopo Roma e Firenze. Nella piazza è possibile ammirare anche i resti della Torre Civica, crollata per un cedimento strutturale nel 1989.
Sulla sinistra del Duomo, una via vi condurrà in Piazza della Vittoria, anche detta Piazza Grande in contrapposizione a quella “piccola” del Duomo. Cuore della città nonché punto di incontro delle due vie principali, il cardo e il decumano, nel XIV e XV secolo era il luogo dove si teneva il mercato. Oggi è il centro della vita mondana e ospita numerosi bar e locali.
Arrivando da piazza Duomo, sulla vostra destra potete ammirare il Palazzo del Comune o Broletto.
Da Corso Cavour a San Pietro
Al centro di Piazza della Vittoria si innesta Corso Cavour (semplicemente Corso) per i pavesi. Percorretelo fino alla fine: vi troverete davanti una grande statua della Dea Minerva che volge simbolicamente le spalle alla vicina Milano in segno di orgoglio.
Tornando indietro, svoltate in via Frank e proseguite fino all’incrocio con via Cardano. E’ qui che si trova la bella Chiesa di San Teodoro con la sua facciata di mattoni rossi. Di stile romanico, all’interno custodisce affreschi della storia di San Teodoro e della città.
Ritorniamo in Corso e svoltiamo questa volta a sinistra in via XX Settembre, attraversiamo piazza Petrarca che il mercoledì e il sabato mattina ospita il mercato e attraversiamo la strada diretti alla chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro. La sua facciata a capanna è un gioiello del romanico italiano. L’interno, a tre navate, accoglie le spoglie di Sant’Agostino, cui è dedicata una monumentale arca marmorea, quelle di Severino Boezio e del re longobardo Liutprando.
Dove mangiare a Pavia
Per una cena tipica, recatevi in Borgo Ticino e lasciatevi coccolare dalla cucina dell’Osteria della Malora. Per una cena di classe, la Locanda del Carmine, affacciata sull’omonima piazza è il posto che fa per voi.
Se cercate un ottimo gelato, non lasciatevi sfuggire la Gelateria Cesare, una vera e propria istituzione tra i pavesi. In estate la fila arriva fino in strada, ma l’attesa è sempre ripagata.
Come visitare Pavia
La città si visita in giornata. Se arrivate in auto, il parcheggio più comodo è Nazario Sauro (Via Nazario Sauro) che si trova proprio nel punto finale della nostra visita, a due passi da San Pietro. Da qui, raggiungere il castello è molto semplice poiché proprio via Sauro termina di fronte al castello.
Se arrivata in città con il treno invece, tenendo la stazione alle vostre spalle, proseguite dritto e vi troverete al cospetto della statua della Minerva e di Corso Cavour.
Nei dintorni di Pavia
Poco distante da Pavia in direzione Milano, merita una visita la Certosa di Pavia. Anticamente era compresa nel parco del castello visconteo, nonostante di trovi a 7 chilometri dal centro della città.
La provincia di Pavia è famosa anche per la zona detta Oltrepo. Qui il turismo enogastronomico la fa da padrone e non sarà difficile incappare in qualche sagra di paese.