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Mezzano, museo a cielo aperto: cosa vedere nel borgo trentino

Mezzano borgo
Fonte Istock

Mezzano è una gemma del Trentino-Alto Adige, incastonato nella valle del Primiero tra Imer e Fiera di Primiero. Piccolo, riservato e suggestivo, il paesino è una vera e propria chicca, tanto che da anni, più precisamente dal 2010, fa parte dei Borghi più belli d’Italia. Conta poco più di 1.500 abitanti e tra le peculiarità di cui è in possesso, spicca la mostra permanente dal titolo Cataste & Canzei, manifestazione che ha fatto dell’attività di accatastare la legna un’arte. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.

Mezzano, “Cataste & Canzei”: la mostra a cielo aperto fatta con le cataste di legna

“Cataste & Canzei” è una mostra unica e prende avvio grazie all’antica usanza, tutt’oggi praticata, di accatastare la legna sotto casa. La pratica vuole che il materiale si secchi in vista del periodo invernale. E quando le temperature si fanno rigide, ecco che la legna è pronta ad ardere e riscaldare. A Mezzano, hanno reso tale usanza un trampolino per guardare al mondo dell’arte. Infatti, gli artisti locali si sbizzarriscono a realizzare le loro opere proprio adoperando le cataste. Passano gli anni e le creazioni aumentano: sono già più di venti i “Canzei” sparsi per il paese che danno vita a questa mostra a cielo aperto. Viste le piccole dimensioni del borgo, non farete fatica a individuare le opere. Ogni anno la mostra viene rinnovata con l’aggiunta di una nuova ‘catasta artistica’.

Mezzano, Segni sparsi del rurale: 5 itinerari

Se passate da questo magnifico borgo, perdetevi tra le sue viuzze e le sue piazzette. Inoltre, nel paese, si possono percorrere cinque itinerari chiamati Segni sparsi del rurale. Essi sono un omaggio all’acqua, agli orti, alle architetture, ai dipinti murali e alle antiche iscrizioni. Tutte le info a riguardo di queste iniziative sono disponibili contattando l’ufficio turistico del municipio.

Mezzano, cosa vedere: altri luoghi

Non solo cataste di legna a Mezzano. Ad esempio, merita una visita la Chiesa patronale di San Giorgio, situata in Piazza Monsignor Rodolfo Orler. La struttura, risalente al 1670 e restaurata nel 1907, si presenta con una facciata bianca a capanna e un campanile cipollone alto 36 m. Non vi resta che entrarvi e ammirare la statua di San Giorgio a cavallo, oltre alle altre preziosità del luogo di culto. Una volta usciti, potreste andare in Piazza della Fontana (dista soli 150 m) nei cui pressi si trova Casa Orler. Lungo la strada ci sono altre abitazioni tradizionali come Casa deli Usseri, Casa Corner, Casa Lotti, Case Brusade.

Cosa e dove mangiare a Mezzano

Nel transitare a Mezzano, non scordatevi di assaggiare i prodotti tipici del posto. Ad esempio la Tosela, un tipo di formaggio fresco (ottimo cotto in padella), il Botiro di Malga (burro) e il Brazedel, dolce propiziatorio di fine anno. E ancora: luganega e finferli e la poina, salsiccia a pezzetti in sugo di farina di frumento con fagiolini stufati alla ricotta affumicata. Dove mangiare tutte queste squisitezze? Vi consigliamo un posto immerso nella natura, a circa 14 km dal borgo. Non spaventatevi: se vi piace la cucina casereccia e la montagna, amerete questo luogo. Stiamo parlando dell’Agritur Malga Lozen, posto a circa 1500 m s.l.m. Circondato da prati e boschi della verde Valle del Vanoi, nelle vicinanze del Lago di Calaita, rispetta le antiche tradizioni dell’alpeggio e offre una cucina casalinga prelibata, da godere nel placido clima montano. L’Agritur è anche fattoria didattica, con percorsi riguardanti la vita della malga, passata e attuale.

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