Locorotondo è una splendida cittadina pugliese in provincia di Bari. Immersa nella Valle d’Itria, sull’altopiano delle Murge, sorge sulla sommità di un colle, a metà strada tra l’Adriatico e lo Ionio. Lontana dal turismo di massa, è la destinazione ideale per le coppie che vogliono dedicarsi una vacanza romantica o per chi desidera trascorrere momenti di totale relax. Inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”, è un luogo ricco di suggestioni, dove sembra che il tempo si sia fermato. Scopriamo dieci cose da fare e da vedere a Locorotondo.
Indice
- 1 Perdersi tra le tipiche “cummerse” del borgo
- 2 Visitare la Chiesa di San Giorgio
- 3 Ammirare un panorama inedito dal belvedere
- 4 Conoscere il paesaggio della Valle d’Itria
- 5 Andare alla ricerca del leggendario “monachello”
- 6 Assistere ad un’antichissima gara pirotecnica
- 7 Andare alle sagre di Locorotondo
- 8 Assaggiare la cucina tipica del luogo
- 9 Degustare un vino bianco d’eccellenza
- 10 Conoscere storia e tradizioni antiche
Perdersi tra le tipiche “cummerse” del borgo
Camminando per l’antico borgo di Locorotondo, si possono ammirare le sue caratteristiche abitazioni tinteggiate a calce. Denominate “cummerse”, si sviluppano in altezza, su due o tre piani, e si distinguono per i tetti dalla forma aguzza, realizzata con spesse lastre di pietra calcarea, dette “chianchiarelle”. Un’altra peculiarità è che le case sono unite le une alle altre, tanto da formare quasi un blocco indistinto. A rendere il borgo ancora più suggestivo sono i suoi vicoli (chiamati “stradelle”) costellati di balconi fioriti e impreziositi da tendine di merletto.
Visitare la Chiesa di San Giorgio
Il principale luogo di culto di Locorotondo è la Chiesa Madre di San Giorgio Martire. Edificata tra il 1790 e il 1825, nell’area in cui si erano succedute altre chiese, spicca nel centro storico per il suo aspetto maestoso e l’architettura neoclassica a cui si accompagnano elementi rinascimentali e barocchi. L’interno custodisce bellissimi affreschi, resti di sepolture ottocentesche e un altare maggiore in marmi policromi.
Ammirare un panorama inedito dal belvedere
Locorotondo è famoso soprattutto per il suo favoloso belvedere. Situato a poco più di 400 metri di altezza, è considerato la più bella terrazza che affaccia sulla Valle d’Itria. Da qui si può ammirare un panorama che abbraccia vigneti e macchie di bosco mediterraneo, gli uliveti che circondano le antiche masserie, i caratteristici muretti a secco e i pittoreschi trulli, sparsi nelle 130 contrade.
Conoscere il paesaggio della Valle d’Itria
Presso Locorotondo si trova l’Ecomuseo della Valle d’Itria. Gestito dall’omonima associazione culturale, si propone di valorizzare il territorio attraverso le tradizioni, la storia, il lavoro degli artigiani e le specialità tipiche dell’enogastronomia. Si organizzano inoltre passeggiate naturalistiche, alla scoperta dei giardini di pietra.
Andare alla ricerca del leggendario “monachello”
Si dice che a Locorotondo aleggi uno spirito benevolo, nato dall’anima buona di un mascherone che sembra scacciare dal paese le presenze maligne con il suo ghigno sprezzante. Conosciuto nel paese come “monachello”, stando alla leggenda avrebbe donato benessere economico alle famiglie a cui si sarebbe manifestato.
Assistere ad un’antichissima gara pirotecnica
La Festa di San Rocco, primo santo patrono di Locorotondo, è la più sentita dalla popolazione. Si celebra ogni anno dal 15 al 17 agosto e coinvolge tutto il paese, che si arricchisce di luminarie e bancarelle. Momento clou della festa è l’attesa sagra pirotecnica, tra le più antiche del Sud Italia, dove ci si contende il titolo di migliore artificiere della Valle d’Itria.
Andare alle sagre di Locorotondo
Il periodo ideale per conoscere le tradizioni culinarie di Locorotondo è, senza dubbio, l’estate, stagione delle sagre. Nella prima domenica del mese si tiene la celebre “Sagra de gnumerèdde suffuchète”, dove è possibile degustare gli involtini di trippa d’agnello (gnumerèdde) cotti in brodo con cipolla, pomodori, sedano e carota. Nella seconda domenica d’agosto è la volta della “Sagra del Fungo Porcino”, a cura del Gruppo Micologico “Walter Zinzi”.
Assaggiare la cucina tipica del luogo
Oltre ai già citati gnumerèdde suffuchète, nelle trattorie e osterie del luogo si possono ordinare altri piatti tipici della tradizione culinaria pugliese. Tra questi, le chiancarelle, orecchiette con sugo di carni miste (spesso di coniglio), la cottiè (cotoletta con mozzarella e funghi) e l’insalata di pane e acqua (a‘ cialled).
Degustare un vino bianco d’eccellenza
Gli amanti del vino, non possono non assaggiare il Bianco Locorotondo Doc. Prodotto dalle cantine locali, situate nella zona che si estende sulle colline della Murgia, si caratterizza per il suo colore giallo paglierino, il profumo fruttato e il sapore fresco e delicato. Da provare, abbinato ad antipasti a base di frutti di mare o a primi e secondi a base di pesce.
Conoscere storia e tradizioni antiche
Ogni anno, il primo sabato e domenica di luglio si tiene a Locorotondo il Palio delle Contrade. Per l’occasione, le 146 contrade di Locorotondo sono state suddivise in otto macro-aree, a cui è stato assegnato un colore e il simbolo di un fiore. Si tratta di una competizione sociale, organizzata dall’associazione “Il Paese delle Contrade” con l’intento di stimolare l’aggregazione e il senso di appartenenza tra i residenti e far conoscere ai turisti la storia e le tradizioni del paese.