In Africa, nel cuore della Tanzania, a 600 metri sul livello del mare si apre la gigantesca caldera di un vulcano antico. Lo chiamano Monte Gelaj oppure Grande Rift, ed è una conca sterminata di fratture, emissioni vulcaniche, sali di zolfo e vapori. Qui dentro sorge anche il Lago Natron.
Indice
Bellezze e pericoli del Lago Natron
Una escursione a questo lago, oltre alla fatica e al caldo, potrebbe comprendere certi rischi. La bellezza del Lago Natron sta nel suo colore che varia dal rosso al fuxia all’arancione, e non a causa dei vapori vulcanici ma dei batteri. Essendo poco profondo, evapora spesso e quando le acque si abbassano radicalmente prosperano tutta una serie di batteri che contengono il pigmento rosso o arancione. Attenzione a non entrare in contatto con l’acqua, che non si può bere ed ha effetti corrosivi sulla pelle umana!

L’habitat dei fenicotteri rosa
Nonostante l’acidità delle acque, questo lago è divenuto “casa” per alcuni animali e micro organismi che hanno saputo adattarsi. Incredibile ma vero, questo è il luogo preferito dai fenicotteri per nidificare! E dato che si nutrono dei micro organismi portatori del pigmento rosso, anche le piume di questi uccelli nel tempo hanno assunto una tinta rosata. Ecco come mai questi volatili sono divenuti rosa.
Lago Natron, come arrivare
Per arrivare al lago Natron vi consigliamo caldamente di prenotare escursioni organizzate da buone agenzie, in Tanzania, in Kenya o già prima di partire dall’Italia. Il sito è pericoloso per molte ragioni (è sempre un vulcano!) e la zona desertica e impervia non è adatta a una gita da soli.
Per prima cosa dovete atterrare in Tanzania, a Dar es Salaam e da qui prendere un volo interno per l’aeroporto di Arusha. Potete anche atterrare a Nairobi, in Kenya, e prendere da lì la coincidenza aerea per la cittadina di Arusha, la base dove trovare guida e una escursione per il Natron. Informatevi comunque bene PRIMA di partire dall’Italia.