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Giardino di Boboli: cosa vedere nel suggestivo parco di Firenze

Giardino di Boboli foto
Fonte Istock

Definire il Giardino di Boboli un semplice parco è alquanto riduttivo. Esso è molto di più, è una sorta di luogo magico. Se siete in vacanza a Firenze non potete non visitarlo per alcuna ragione. Inoltre, calcolate che per assaporarlo vi ci vorranno all’incirca tre ore. Non temete, non vi annoierete. Nato come giardino granducale di Palazzo Pitti, sorge proprio attorno al celebre edificio e ogni anno la sua fama e la sua bellezza attirano oltre 800.000 visitatori. Un consiglio per raggiungerlo: in automobile, tra ztl e traffico cittadino, potrebbe essere un calvario. Meglio optare per una passeggiata. Dalla stazione centrale Santa Maria Novella dista solo una ventina di minuti a piedi. Oltrepassate il suggestivo Ponte Vecchio e addentratevi nelle meraviglie di Boboli.

Giardino di Boboli, cenni storici

Il Giardino di Boboli è frutto di ben quattro secoli di lavori, essendo stato costruito tra il XVI e il XIX secolo. Fu voluto prima dai Medici, poi dai Lorena e dai Savoia. In tutto occupa un’area di circa 45.000 m². Negli anni lo hanno ideato e ripensato diversi architetti famosi come Niccolo’ Tribolo, Giorgio Vasari, Bartolomeo Ammannati e Bernardo Buontalenti. Oltre alle statue antiche, al suo interno ci sono diverse zone simbolo che dovrete assolutamente perlustrare. Andiamo a scoprirle

L’Anfiteatro, la Fontana del Carciofo, la Fontana di Nettuno e la scultura di Giambologna

Dopo aver superato il maestoso Cortile ideato da Ammannati dentro Palazzo Pitti, vi troverete alla Fontana del Carciofo (basamento ottagonale decorato con un giglio bronzeo). Davanti a voi vedrete l’ampio Anfiteatro circondato da sculture. Al centro si erge un suggestivo ed enorme obelisco proveniente dall’Egitto, più precisamente da Luxor. Fu incastonato nel parco nel 1789. Sulla punta dell’anfiteatro incontrerete la magnifica Fontana di Nettuno. A pochi passi c’è invece una scultura di Giambologna. Lo scultore fiammingo dedicò l’opera all’Abbondanza. Lustratevi gli occhi e poi precipitatevi a osservare altre meraviglie

Il Viottolone tra cipressi e statue

Altra chicca è il Viottolone, ampio viale in ripida discesa. Magnifici i due filari di cipressi piantati nel 1637 e magnifiche anche le statue poste simmetricamente nei pressi degli incroci con i tre viali trasversali. Queste opere sono sia antiche, sia di moderne, prevalentemente datate all’epoca settecentesca. Ai due lati del viale ci sono due gallerie rettilinee, circondate da una stupenda vegetazione. Imboccando il Viottolone dal Prato dell’Uccellare ammirerete due statue che hanno solo i torsi antichi. Da scrutare attentamente quello di sinistra, che è una copia dell’Aristogitone del gruppo bronzeo del 447 a.C. Fu realizzato dagli scultori ateniesi Crizio e Nesiote.

Il Prato del Cavaliere

Il Prato del Cavaliere sorge sui bastioni ideati da Michelangelo. Si tratta di una delle zone più elevate dell’intero giardino e qui potrete godere di un ottimo panorama. Per giungervi dovete salire su una scala a tenaglia dove sono state poste due statue che raffigurano Flora e Giove giovane. Entrambe sono opera di Giovanni Battista Caccini. Altra attrazione preziosa è la fontana centrale del Giambologna, detta Fontana delle Scimmie poiché alla base ci sono tre scimmiette in bronzo.

Kaffeehaus

La Kaffeehaus è un padiglione in stile rococò ammantato da un’esotica cupola finestrata. Essa è segnata da terrazze marcapiano, ideate da Zanobi del Rosso (1776), alla cui base, circondata da una scala doppia tenaglia, si trova una piccola grotta. La costruzione è posta in un punto panoramico ed è stata voluta dai Lorena per sorseggiare un buon caffè innanzi a una vista mozzafiato. Che gusto!

Grotta grande o Grotta del Buontalenti

La Grotta grande, conosciuta anche come Grotta del Buontalenti, è una delle zone più rinomate di Giardino di Boboli. Fu iniziata da Vasari, ma finita in larga parte da Bernardo Buontalenti nel 1593. Si tratta di un antro artificiale, capolavoro manierista. L’ingresso è fatto da due colonne sormontate da architrave, con concrezioni spugnose somiglianti a stalagmiti e stalattiti. Ai due lati dell’entrata ci sono nicchie che conservano statue di Cerere e Apollo di Baccio Bandinelli. Altre decorazioni degne di nota volute dai Medici impreziosiscono l’esterno della grotta al cui interno si trovano tre suggestive stanze ricche di elementi pittorici, scultorei e architettonici di valore inestimabile, come la fontana di Venere realizzata da Giambologna.

Altri luoghi da visitare nel Giardino di Boboli

Di seguito è riportato un elenco di altre preziosità del Giardino di Boboli: Il Bacino di Nettuno, Il Giardino di Madama, L’Orto di Giove, Il Prato di Pegaso, Il Prato delle Colonne, L’Isolotto, La Limonaia, La Palazzina delle Meridiana, Il Giardino del Conte, Il Giardino degli Ananassi e La zona di Annalena. Buona visita!

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