In Piemonte alla scoperta di un luogo davvero singolare ed unico nel suo genere. Si tratta della Riserva Naturale dei Ciciu del Villar, una riserva regionale in provincia di Cuneo dove si possono ammirare degli antichi ‘funghi giganti‘. L’area, che sorge nei pressi del comune di Villar San Costanzo, è stata creata infatti per preservare i cosiddetti ‘ciciu d’pera‘, ovvero i ‘pupazzi di pietra’ dal dialetto piemontese. Si tratta di sculture morfologiche naturali, dalle forma che richiama proprio quella di un fungo, il cui ‘cappello’ è costituito da un masso erratico mentre il ‘gambo’ è formato da terra e pietrisco.
Storia dei Ciciu del Villar tra realtà e leggenda
Storicamente si presume che i Ciciu del Villar si siano formati alla fine dell’ultima era glaciale, a causa dello scioglimento dei ghiacciai che provocò l’esondazione del torrente Faussimagna. La seguente erosione delle pendici del monte San Bernardo e la discesa a valle di una grande quantità di detriti determinò la formazione dei gambi dei funghi di pietra. I cappelli si sono formati invece in seguito a terremoti e frane che hanno fatto staccare grandi massi dal monte. Secondo la leggenda invece, i giganteschi funghi di pietra sarebbero stati creati dalle masche, ovvero le streghe piemontesi.
La leggenda più famosa però è legata alla figura di San Costanzo che si rifugiò qui per sfuggire al martirio ordinato da Diocleziano. Il santo scagliò una maledizione ai soldati che volevano ucciderlo e li trasformò in statue di pietra, ma non riuscì comunque a sottrarsi alla morte. Nel luogo in cui fu ucciso oggi sorge il Santuario di San Costanzo al Monte.
Visitare la Riserva dei Ciciu del Villar
La Riserva dei Ciciu del Villar è aperta al pubblico tutto l’anno. I visitatori possono fruire di tre diversi percorsi alla scoperta dei ‘funghi di pietra’. La Riserva è dotata di un centro visite dove è possibile reperire materiale didattico e informativo, servizi igienici e aree attrezzate per il pic nic.