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Il canto dell’Atlantico: alla scoperta delle Isole Faroe

Isole Faroe tramonto
Fonte Shutterstock

Selvagge, aspre e misteriose. Le isole Faroe, al largo della Danimarca, parlano la lingua del vento e dell’oceano. Questi diciotto lembi di terra e roccia scagliati nell’Atlantico sono infatti un paradiso semi-sconosciuto, un freddo Eden dove la natura è ancora padrona e l’uomo soltanto ospite: la meta perfetta per una vacanza all’insegna della wilderness e dei paesaggi da sogno.

Isole Faroe, le “isole delle pecore”

Le isole Faroe sono un arcipelago subartico formato da 18 isole. Situate a metà strada tra Islanda e Norvegia, nel nord dell’oceano Atlantico, rappresentano il territorio autonomo più settentrionale della Danimarca, di cui fanno parte a livello statuale.

Preparatevi a un paesaggio di terre verdi e picchi sull’oceano, alle isole Faroe. Queste terre alternano le colline verdeggianti nelle aree interne alle ripide scogliere dirupate nell’Atlantico lungo le coste. Accanto alle città moderne e dotate di tutti i servizi, ci sono villaggi di pescatori con le tipiche casette colorate e greggi di pecore ovunque. Pare che siano più di 70mila gli ovini sparsi su queste isole. L’industria della lana è una delle principali fonti di sostentamento per l’economia locale insieme al turismo e alla pesca. Non a caso, il nome danese “Fær Øer” significa proprio “isole delle pecore”.

L’isola principale è Streymoy, dove si trova la capitale Tórshavn (che vanta il primato di capitale più piccola del mondo!). Qui abita la maggior parte degli abitanti dell’arcipelago. Tuttavia, la prima isola che probabilmente vi capiterà di vedere è Vagar, perché ospita l’unico aeroporto delle Faroe. Il punto più alto è il monte Slættaratindur, situato a 882 metri sul livello del mare.

Isole Faroe paesaggio
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Un po’ di storia…

La storia antica dell’arcipelago delle Faroe non è molto conosciuta. Si pensa che attorno al VI-VII secolo abbiano vissuto sull’isola monaci irlandesi e scozzesi, attirati dalla solitudine di questi lembi di terra. Bisogna però aspettare il XI secolo per avere testimonianza certa di un primo colono, il norvegese Grimur Kamban. La maggior parte degli abitanti delle Isole Faroe discende probabilmente da questa dinastia vichinga. Se ne trova traccia nella lingua locale e nei nomi impronunciabili di isole e città, che rimandano la memoria alle saghe norrene e alla mitologia di Odino.

Dopo essere appartenute per secoli alla Norvegia, le isole Faroe entrarono con la Norvegia in unione con la Danimarca, e ad essa rimasero anche dopo il trattato di Kiel, alla fine delle guerre napoleoniche.

L’arcipelago è autonomo dal 1948, ma è ancora sotto il controllo della Danimarca. Ciononostante, le isole non fanno parte dell’Unione Europea.

Cosa fare nelle isole Faroe

Se non amate la natura selvaggia, forse le isole Faroe non fanno per voi. Se invece le atmosfere rarefatte alla “Signore degli Anelli” vi attirano, allora siete nel posto giusto. Scarponi ai piedi, impermeabile a portata di mano e voglia di avventura nello zaino, eccovi alcuni consigli su cosa fare e vedere in queste isole strepitose.

  • La cascata di Mùlafossur. Situata sulla costa occidentale dell’isola di Vagar nei pressi del villaggio di Gasadalur, la cascata si getta direttamente nell’oceano Atlantico. E’ uno dei paesaggi più iconici delle Faroe e merita senza dubbio una visita (e tante fotografie).
  • Un giro a Tòrshavn, sull’isola di Streymoy. La capitale delle Isole Faroe è piccola, suggestiva e molto accogliente. Colorata, con le tipiche case con il tetto erboso, unisce mondanità e vivacità pure in questo angolo sperduto di mondo. Prendetevi tempo anche per un po’ di shopping: la maglieria delle Faroe è pregiata, con tutte le pecore che ci sono!
  • Birdwatching a Mykines. Grazie alla loro natura incontaminata e alla posizione isolata, le Isole Faroe sono un vero e proprio paradiso per gli amanti del birdwatching. Un consiglio? Dirigetevi verso l’isola di Mykines.  E’ riconosciuta come sito mondiale per l’avvistamento di uccelli marini e ospita un’enorme comunità di pulcinella di mare (più di 500mila coppie!), ma anche sule e sterne artiche. Unica nota: l’isola non è collegata con tunnel o ponti alle altre. Bisogna raggiungerla in traghetto da Vagar oppure in elicottero.
  • Trekking sulle isole di Sandoy e Sudoroy. Sandoy è adatta alle escursioni in bicicletta e ha anche l’unica spiaggia di sabbia chiara di tutte le Faroe! Sudoroy, invece, è l’isola più a sud: la località di Akraberg accoglie il faro più meridionale dell’arcipelago.
  • Alla scoperta delle isole settentrionali. Com’è prevedibile, più ci si sposta a nord più il paesaggio faroese si fa possente, quasi cupo. Le isole settentrionali sono Bordoy,  Kalsoy, Kunoy, Vidoy, Svinoy e Fugloy e offrono scorci mozzafiato.
  • La leggenda della Donna-Foca. A Kalsoy si dice che una volta l’anno le foche emergano dall’acqua, si spoglino della loro pelle e diventino umane, danzando sulla spiaggia. Un giorno capitò però che un pescatore si invaghì di una di loro, le rubò la pelle di foca e la costrinse a sposarlo. L’idillio durò poco, perché la ragazza ritrovò la sua pelle nascosta in una cassapanca e fuggì di nuovo in mare. Suggestivo, no?
Isole Faroe Faro
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Isole Faroe, come arrivare?

Nonostante la loro posizione sperduta, le Isole Faroe sono ben collegate con la terraferma. Si possono infatti raggiungere in aereo o con il traghetto.

  • In aereo. Dalla Danimarca, dall’Inghilterra, dall’Islanda e dalla Norvegia partono voli diretti per le isole Faroe durante tutto l’anno. Da Copenhagen i voli sono giornalieri, grazie alla Atlantic Airways e alla SAS, mentre dalla città di Billund (Danimarca) ci sono dai due ai cinque collegamenti settimanali. Come abbiamo visto prima, l’unico aeroporto dell’arcipelago è a Vagar e dista 56 chilometri dalla capitale. Ogni ora c’è però un pullman di collegamento. Il biglietto costa 100 corone faroesi (13,50€) e comprende anche la traversata in traghetto tra l’isola di Vagar e l’isola di Streymoy.
  • In traghetto. Le isole Faroe si possono raggiungere anche via mare, ma la soluzione è un po’ più lunga. Il traghetto Norröna da giugno ad agosto assicura due partenze settimanali dalla Danimarca, mentre negli altri mesi le partenze sono soltanto il sabato. Il tragitto dura ben 36 ore!

Come muoversi sull’arcipelago

L’opzione più comoda e immediata è senza dubbio il noleggio dell’auto. Si guida a sinistra come in Italia e in collina si dà la precedenza a chi sale. Le isole dell’arcipelago sono collegate da un’ottima rete interna fatta di strade, ponti e addirittura tunnel sott’acqua!

Anche i mezzi pubblici sono organizzati in maniera molto efficiente. La Strandfaraskip Landsins collega città, villaggi e isole con un servizio integrato di bus e traghetti. E’ inoltre possibile acquistare una Travel Card per 4 o 7 giorni, valida su tutti i mezzi (ad esclusione di quelli per raggiungere Mykines).

Per quanto riguarda la capitale, Tòrshavn è dotata di un servizio locale gratuito su tutta l’area cittadina. I cosiddetti “bus rossi” coprono anche le località di Argir, Hoyvík e Kollafjørð.

Alcune informazioni pratiche per godersi le Isole Faroe

La prima cosa da sapere per visitare le isole Faroe è che, nonostante la latitudine sfavorevole, il clima non è così gelido come si potrebbe pensare. Il merito è della corrente del Golfo, che regala all’arcipelago un clima mite. In inverno le temperature stanno sui 3°C, mentre la temperatura media estiva si aggira attorno ai 13°C. Però non fatevi ingannare dai numeri: il meteo è imprevedibile, le piogge probabili e il vento spesso forte. Ricordatevi quindi di vestirvi a strati e portare indumenti pesanti anche se viaggiate in estate.

L’estate è anche il periodo migliore per assaporare la bellezza selvatica di queste isole. Da giugno a settembre le giornate sono più lunghe e si possono avere fino a 19 ore di luce.

Ricordatevi poi che le isole Faroe, pur essendo sotto la giurisdizione danese, non fanno parte dell’Unione Europea. E’ quindi utile contattare il consolato danese a Roma per capire quali documenti sono necessari per accedere all’arcipelago.

Un’utile precisazione riguarda anche la moneta corrente. Nelle isole Faroe si utilizza la corona faroese, con cambio identico a quella danese che comunque viene accettata ovunque. L’euro può essere accettato nelle città, ma è sempre meglio cambiare i contati oppure prelevare agli sportelli locali.

Inoltre non sono ammessi animali domestici per un soggiorno inferiore ai 3 mesi. Quindi, nessuna vacanza con Fido alle Faroe. Il provvedimento è volto a tutelare la fauna locale.

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