Spesso chiamata la Parigi del Sudamerica, in realtà è difficile dare una definizione chiara a questa città. A Buenos Aires l’architettura in stile Belle Epoque si fonde con quella moderna dei grattacieli altissimi e con le variopinte case della Boca. Icona su tutte, l’imponente obelisco di Plaza de la Republica, in Avenida 9 de Julio, arteria principale della città. La capitale dell’Argentina è una metropoli a tratti caotica, a tratti ordinata e romantica, con una vita culturale fervente e un tragico passato ancora vivo nei racconti delle persone.
Indice
A spasso per il centro
Plaza de Mayo, la piazza simbolo di Buenos Aires, è il luogo dove il conquistatore spagnolo Juan de Guaray fondò la città nel 1580. La piramide al centro della piazza fu costruita per celebrare il primo anniversario della Rivoluzione. In cima alla piramide una figura a rappresentare la libertà, mentre a terra fazzoletti e scialli da donna verniciati. Sono il simbolo delle “madres”, le donne che ogni settimana intorno alla piramide inscenano un girotondo. quelle che hanno perso figli, nipoti o fratelli durante la guerra a fine anni ’70. Tutti scomparsi, e per questo noti con il nomi di “desaparecidos”.
Intorno alla piazza si trovano alcuni tra gli edifici più significativi dal punto di vista religioso e politico: la Casa Rosada, sede del potere esecutivo della Repubblica. Dai suoi balconi i neoeletti presidenti argentini hanno parlato a tutta la nazione. Girando intorno alla piazza si incontra un imponente edificio, la Cattedrale Metropolitana, con il suo portico classico e la miscela unica di stili architettonici. Sul lato opposto alla Casa Rosada campeggia El Cabildo, il Municipio. Negli anni ha subito varie modifiche, tanto che restano solo cinque degli undici archi originali. Oggi è la sede del Museo Storico Nazionale.
La passeggiata prosegue lungo la Avenida 9 de Mayo. C’è tempo per una sosta allo storico Cafè Tortoni, il luogo in cui erano soliti incontrarsi scrittori, musicisti e artisti che sul finire degli anni ’20 fondarono l’Associazione delle Arti e delle Lettere.
Dalla Boca a San Telmo
Si potrebbe definire un museo a cielo aperto della street art. La Boca, con le sue case in lamiera colorate, è uno dei luoghi più fotografati al mondo. Quando nacque grazie agli immigrati genovesi, questo quartiere era uno dei più poveri della città. Calle Garibaldi segue il percorso della linea ferroviaria che segnò la nascita della Boca. A soli quattro isolati da qui si trova uno degli stadi più famosi al mondo, “La Bombonera“, il tempio del Boca Juniors. Impossibile scindere la storia dell’Argentina da quella del calci. Sui muri della Boca inconfondibili sono i volti di Maradona, Tevez e di altri grandi calciatori. All’esterno dello stadio, sul pavimento stradale i nomi di questi ultimi sono incisi nelle stelle, proprio come nella Walk of Fame di Los Angeles.
Lasciamo La Boca per raggiungere Plaza Dorrego, nel quartiere di San Telmo, uno dei più caratteristici della città. Mentre in piazza i venditori espongono le loro antichità, coppie di ballerini si esibiscono in un passionale tango o una romantica milonga. Al di là dei vetri dei negozi, potete ammirare artisti intenti a realizzare le loro opere d’arte. L’atmosfera domenicale, giorno in cui si tiene la fiera, è davvero piacevole. Per una dolce sosta fermatevi in uno dei caffè di Plaza Dorrego o Avenida Caseros.
La Recoleta
Il cimitero della Recoleta, nell’omonimo quartiere residenziale, è una delle attrazioni più affascinanti della città. Un labirinto in cui si ergono imponenti mausolei e dove sono sepolte alcune delle personalità più importanti della storia argentina. La più nota tra tutte, Maria Eva Duarte de Peron, meglio conosciuta come Evita. Il suo corpo imbalsamato è sepolto a otto metri di profondità dalla tomba in marmo, per evitare che sia trafugato.
Puerto Madero: dove la tradizione incontra la modernità
Al di là del fiume si trova uno dei quartieri più giovani della città, ideale per gli amanti della gastronomia. I vecchi magazzini in mattoni rossi sono stati recuperati e trasformati in eleganti ristoranti, moderni appartamenti e uffici. Cucina asiatica, panini gourmet, steakhouse…c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Sono tanti i ponti che collegano Puerto Madero all’altra sponda della città, ma tra questi il più famoso è sicuramente il Ponte del Mujer, un’opera d’arte astratta pedonale, che rappresenta una coppia che balla il tango.
La notte argentina: tra gastronomia e tango
Il manzo è in assoluto protagonista della gastronomia argentina. La scelta del taglio, il tipo e la durata di cottura della carne sono le caratteristiche che hanno reso famosa la parrilla argentina famosa nel mondo. Da quelli più tradizionali a quelli moderni, i ristoranti in città dove poter gustare questa specialità sono davvero tanti. Collocato nel quartiere più trendy della città, Palermo, il ristorante Don Julio, nel 2016 tra i migliori 50 ristoranti dell’America Latina, serve ottima carne accompagnata da vini altrettanto buoni.
Il quartiere Palermo è l’ideale anche per chi, dopo un’ottima cena, vuole cimentarsi in una sessione di tango. I tanti locali dove è possibile ascoltare e anche provare a ballare questo passionale ballo di coppia non si riempiono prima di mezzanotte. In molti di questi è necessario prenotare, e spesso non vi faranno sedere fino a notte inoltrata. Ma vale davvero la pena attendere per assistere a uno spettacolo unico.
Come raggiungere la città e come spostarsi
Buenos Aires dispone di due aeroporti. Quello principale, Aeropuerto Ministro Pistarini, in località Ezeiza, servito dalle più grandi compagnie aeree internazionali, e uno più piccolo, Aeroparque Jorge Newbery, presso il quale si effettuano i voli nazionali e i collegamenti con il resto del Sudamerica. I taxi nell’area degli arrivi sono sempre disponibili per raggiungere il centro. In alternativa la compagnia Tienda Leon mette a disposizione un efficiente servizio di autobus.
Buenos Aires è una città enorme. Non è facile visitarla se avete poco tempo a disposizione. Alcuni barrios, i quartieri in cui la città è divisa, si possono scoprire a piedi, ma per altri è necessario utilizzare i mezzi pubblici. Un’eccellente servizio di metropolitana e autobus attraversa tutta la città. Presso i kioskos sparsi un po’ ovunque o negli uffici postali è possibile richiedere la SUBE card, una carta ricaricabile da utilizzare come credito per ogni corsa. Per coloro che avessero esigenze particolari esistono anche i remis, una sorta di taxi privati con autista da prenotare telefonicamente.
Quando visitare Buenos Aires
Nella scelta del periodo considerate che in Argentina le stagioni sono invertite rispetto alle nostre. Per cui , nonostante Buenos Aires goda di un clima abbastanza mite durante buona parte dell’anno, non dimenticate di portare giubbotto e scarpe adatte alla pioggia nella nostra estate, mentre in inverno potete tranquillamente alleggerire il bagaglio. Nelle stagioni intermedie, invece, gli sbalzi di temperatura tra giorno e notte sono abbastanza evidenti, perciò si consiglia di vestirsi a strati.
Gli argentini sono un popolo molto religioso, pertanto, nel pianificare il vostro viaggio tenete conto del fatto che durante le festività cattoliche i prezzi degli hotel e dei voli sono molto più alti. Inoltre, in corrispondenza del nostro inverno, l’Argentina è meta di tanti viaggiatori che intendono visitare la Patagonia e le altre aree del Paese. Buenos Aires è la principale porta d’accesso a queste mete, pertanto è consigliabile prenotare i voli con un largo anticipo.
Tenete in considerazione anche il fuso orario di Buenos Aires. Le ore di differenza tra l’Italia e la capitale dell’Argentina sono 4. Tuttavia l’ora di Buenos Aires risente della nostra ora legale. Per verificarla potete consultare questo sito.