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Benevento, itinerario di cultura

Benevento foto
Fonte Istock

Benevento è quella Campania che non ti aspetti. Lontana anni luce dalla follia allegra di Napoli, dai problemi sociali ed ambientali di Caserta, dal sole-mare-mandolino della costa di Salerno, si trova circondata dai monti e immersa in una cultura che risente ancora dell’impronta sannita e longobarda. Anche il nome – che i Romani si affrettarono a mutare in Beneventum (evento fortunato) credendo che Maleventon avesse a che fare con la sfortuna – affonda le proprie radici in lingue indoeuropee e significava “vello di pecora” e non disgrazia!

A Benevento scoprirete una cittadina dove l’ordine e la pulizia sono di casa, dove la gente ha quello spirito accogliente dei popoli di montagna e dove ogni pezzo di passato viene curato e custodito per traghettarlo nel futuro. Un itinerario culturale, a Benevento, è l’idea migliore per una vacanza veramente speciale. Ecco alcune idee per organizzarlo. Considerate le decine di chiese, palazzi e monumenti sparsi sul territorio cittadino, dovrete comunque fare una selezione. Con il proposito, magari, di tornare in futuro per completare il giro.

Il percorso archeologico

Noterete l’impronta antico Romana già prima di arrivare in centro storico. La vedrete nei ponti (Ponticello, Ponte Valentino, Ponte Leporoso) che, sebbene restaurati e ricostruiti più volte nel tempo, risalgono al III secolo avanti Cristo. La ritroverete in città, ammirando il Teatro Antico, costruito da Adriano e ampliato da Caracalla, e scoprendo sotto le finestre di un edificio medievale gli archi delle Terme di San Cristiano. Si rimane senza parole davanti all’Arco di Traiano, ottimamente conservato con notevoli bassorilievi lungo tutti i suoi 15 metri di altezza.

Il percorso archeologico prevede anche la visita agli Obelischi Egizi, all’Arco del Sacramento, ai resti dell’Acquedotto e all’Anfiteatro in zona Stazione Appia. Ma sono resti archeologici anche quelli delle chiese pre-medievali come i Morticelli e la chiesa di San Marco dei Sabariani oppure le Mura Longobarde. Interessanti pure le rovine del monastero di San Pietro delle Monache, che risale però al XI secolo.

Benevento medievale

Dalla cima del colle più alto, Benevento è dominata da Rocca dei Rettori. Questo forte – fondato dai Sanniti e usato da Longobardi e Romani – fu ampliato tra il 771 e il 1320 assumendo la forma massiccia che mostra oggi. Al suo interno alcune sezioni del Museo del Sannio. Tra le tantissime chiese medievali della città, due non potete assolutamente perderle. La cattedrale e il complesso monumentale di Santa Sofia.

La cattedrale Santa Maria di Episcopio risale all’anno 780 ma fu completato, con la facciata romanica, solo nel XII secolo. All’interno custodisce diverse opere che risalgono ai primi anni della fondazione. Il complesso di Santa Sofia comprende la omonima chiesa longobarda (760) a pianta stellare e il vicino monastero, oggi sede del Museo del Sannio. Altri monumenti medievali che potreste includere nell’itinerario sono i monasteri di San Vittorino e di San Francesco. Molto altro rimane da vedere, magari per una futura vacanza!

Il volto barocco della città

La riscoperta della bellezza artistica del Barocco ha messo radici a Benevento nel XVII secolo. Molte chiese sono state costruite in questo periodo, e quelle antiche longobarde furono restaurate e a volte trasformate secondo questo stile. Tra i monumenti barocchi da includere nel vostro giro: Basilica di San Bartolomeo, ricostruita due volte a causa di due terremoti diversi. La forma attuale risale al 1729 e internamente custodisce due bellissime cappelle barocche.

La chiesa dell’Annunziata è semplicissima all’esterno ma ricca i marmi e stucchi dorati dentro. Una splendida esplosione di stucchi bianchi e marmi dai mille colori è anche Santa Teresa. Sono barocchi anche diversi palazzi signorili del centro, come Villa dei Papi o Palazzo Paolo V. E certamente hanno impronta barocca le bellissime fontane cittadine, in particolare Fontana delle Catene (1705) eretta in onore della visita del vescovo Orsini.

L’Hortus Conclusus

Non si può concludere l’itinerario barocco di Benevento senza visitare l’antico giardino del convento di San Domenico. Ma attenzione, perché dentro non troverete il classico chiostro in mezzo al verde. Il convento – che oggi ospita l’Università – ha donato il proprio giardino all’artista Domenico Paladino per realizzarvi una enorme installazione che di fatto lo copre tutto.

Si tratta di più opere, costruite nel 1992,  che tra totem, colori, forme moderne e giochi di luce hanno reso questo “giardino chiuso” in effetti una grande esposizione d’arte permanente. In questo caso, il moderno non fa a pugni con l’antico, si completano nel nome dell’Universo che era il simbolo dei frati domenicani e viene ripreso dall’opera Hortus Conclusus per esaltarla anche nel XXI secolo!

Come arrivare a Benevento

Punto di riferimento principale per raggiungere Benevento è Napoli. Potete atterrare all’aeroporto Capodichino, quindi raggiungere la stazione centrale di Napoli e da qui prendere treni diretti per Benevento. Se venite direttamente in treno, invece, i collegamenti sono garantiti anche da Roma, Campobasso e Foggia.

In macchina, sono tre le vie principali per arrivare a Benevento: da est, autostrada A16 Napoli-Bari prevede l’uscita diretta a Benevento, per poi proseguire lungo altri 10 km verso la città; da sud-ovest e da Roma, seguite la A1 fino a Caserta Sud, uscite e imboccate la statale 7 in direzione Benevento; se venite dal nord, percorrete l’autostrada A14 con uscita Termoli.

Muoversi dentro Benevento è un piacere più che una fatica. Sarete ben contenti di farlo a piedi il più possibile, ma se doveste avere problemi potrete comunque scegliere di spostarvi utilizzando gli autobus urbani, gestiti dalle linee AMTS. Nessun problema per i parcheggi, se venite in macchina, ma ricordate che è sempre bene lasciare le vetture fuori dal centro storico.

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