Bergamo è un piccolo gioiello lombardo che solo di recente, grazie all’aeroporto di Orio al Serio, sta vedendo universalmente riconosciuta la sua bellezza. Città di grande fascino e ricca di bellezze storiche e architettoniche, Bergamo vanta anche una provincia di tutto rispetto, fatta di paesaggi naturali molto diversi tra loro e in larga parte ancora sconosciuti ad un turismo di massa. Montagne selvagge, dolci colline, borghi suggestivi, laghi blu e una fertile e operosa pianura rendono il territorio bergamasco tutto da assaporare. Eccovi quindi alcuni consigli per una visita che non dimenticherete facilmente!
Indice
Un giro in Città Alta
Che abbiate due giorni o due settimane, sappiate che il vostro tour della bergamasca non può lasciarsi scappare il cuore stesso della provincia: Città Alta, il centro storico di Bergamo. Arroccata su una collina che alle spalle ha le montagne e di fronte la Pianura Padana, Città Alta è cinta da una possente cerchia di mura venete da poco inserite tra i patrimoni dell’umanità dall’UNESCO.
A Città Alta il tempo sembra essersi fermato, se non fosse per le miriadi di negozi a uso turistico sorti nel giro degli ultimi due anni. Austeri torrioni e palazzi color della terra disegnano lo skyline di questa perla tutta bergamasca e i parchi lungo le mura sono meta di passeggio per visitatori, residenti e studenti. Nei vicoli del borgo vecchio si respira ancora un’atmosfera antica, e botteghe artigiane si alternano a eleganti locali dove degustare i tradizionali “casonsei”, i ravioli locali.
Potete salire in Città Alta con i pullman locali, con la funicolare oppure percorrendo a piedi una delle ripide scalette che tagliano le fortificazioni fino alle quattro porte di accesso.
Parco Regionale dei Colli di Bergamo
Il Parco regionale dei Colli di Bergamo è la meta ideale per chi vuole assaporare la natura della provincia bergamasca senza allontanarsi troppo dalla città. Il Parco è un’area naturale protetta e include anche il nucleo storico di Città Alta, nonché i colli retrostanti alla città.
Istituito nel 1977 per salvaguardare l’equilibrio creatosi tra uomo e natura nell’area compresa tra il fiume Serio e il fiume Brembo, il parco copre un’area di circa 4.700 ettari. E’ anche il terzo parco regionale lombardo dopo quelli del Ticino e delle Groane.
Sapete che significa? Significa che nel Parco dei Colli potrete sicuramente trovare il percorso più adatto alle vostre esigenze. Nel parco corre anche una pista ciclopedonale e sono presenti numerosi agriturismi per assaggiare i prodotti tipici locali.
San Pellegrino Terme
San Pellegrino Terme, situato a 24 chilometri da Bergamo nella Valle Brembana, è noto fin dai tempi antichi per le virtù curative delle sue sorgenti termali. Per questo motivo la cittadina conserva sul suo territorio bellissimi edifici in perfetto stile Liberty, a testimonianza del valore che questa zona aveva anche nella cosiddetta Belle Époque: tra di essi, il Grand Hotel, il casinò Municipale e le terme.
Queste ultime sono state recentemente restaurate ed ora è possibile godersi una giornata di relax tra massaggi e vapori circondati dalle splendide testimonianze di un glorioso passato. Un mix perfetto di passato e presente in una cornice di rara bellezza, tra affreschi e paesaggi montani. Provare per credere!
Il villaggio di Crespi d’Adda
Il villaggio operaio di Crespi d’Adda è uno strabiliante esempio di architettura industriale e civile perfettamente conservato, e per questo inserito fin dal 1995 tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Qui, nella zona della cosiddetta “Isola bergamasca” compresa tra il fiume Brembo e l’Adda, sorse infatti a fine Ottocento questo villaggio industriale per volontà della famiglia Crespi, che intendeva provvedere alle esigenze quotidiane dei suoi operai con una sorta di intento filantropico illuminato. Accanto alla fabbrica, quindi, furono costruite villette con giardino, chiesa, scuola, ospedale, un teatro e bagni pubblici. L’architettura del villaggio è particolarissima e merita senza dubbio una visita!
Le Cascate del Serio
Per i bergamaschi, sono le cascate più alte d’Italia. Il primato a onor del vero spetterebbe alla Cascata delle Marmore, in provincia di Terni, ma la questione è controversa: se si contano infatti tutti e tre i salti che compongono le cascate del Serio, sono loro a vincere la sfida!
Le Cascate del Serio, in alta Valle Seriana, sono formate come dice il nome dal Fiume Serio e sono alte circa 315 metri. La bellezza del paesaggio montano delle Prealpi Orobie e lo spettacolo sorprendente della forza dell’acqua sulla roccia attirano ogni anno un sacco di visitatori, ben contenti di affrontare l’ora e mezza di ripido sentiero fino al punto panoramico. Si raggiungono partendo da Valbondione, un piccolo borgo arroccato tra i monti bergamaschi.
C’è solo una controindicazione. Non sono cascate naturali perché si originano con l’apertura della Diga del Barbellino. Per questo motivo non sono sempre visionabili: vengono organizzate cinque aperture ogni anno, durante i mesi estivi. I visitatori sono sempre numerosissimi.
Il Lago d’Iseo e il borgo di Lovere
Il Lago d’Iseo si sviluppa tra le province di Brescia e quella di Bergamo ed entrambe le sponde offrono paesaggi di incredibile bellezza. Se siete in vacanza alla scoperta della provincia di Bergamo, dunque, non perdetevi una gita tutta lacustre.
Meta ideale per chi vuole godersi un giro in battello o rinfrescarsi un po’ (ma occhio a fare il bagno, perché non è un lago molto balneabile!), sulla sponda bergamasca del lago d’Iseo potrete trovare piccole cittadine di pregio come Lovere, inserita nel 2003 tra i borghi più belli d’Italia. Viuzze strette, case colorate e ville liberty rendono Lovere una località molto romantica, dove passeggiare mangiando un gelato oppure sedersi ai ristorantini per provare delicati piatti di pesce.
Il castello e l’antico borgo di Malpaga
Siete pronti per un salto indietro nel tempo? Perfetto, perché è questo che accadrà non appena metterete piede nell’antico borgo di Malpaga con il suo meraviglioso castello! Qui infatti il tempo si è fermato al Medioevo.
Situato in un bellissimo contesto agricolo e naturalistico, nella pianura bergamasca poco distante dal fiume Serio, il Castello ha origine medievale, è interamente affrescato e lo si può visitare da marzo a novembre. Oggi vi organizzano ricevimenti, matrimoni e rievocazioni storiche.
Attorno al castello sorge il borgo omonimo, un perfetto esempio di villaggio auto-sostenibile.
Clusone, la “città dipinta”
Se vi piacciono le cittadine suggestive e di classe, allora sappiate che non dovrà mancare una capatina a Clusone, in Valle Seriana. Centro principale della zona grazie alla sua posizione strategica sull’altopiano omonimo, a cavallo tra la valle e il Lago d’Iseo, Clusone è insignita della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano per via delle sue bellezze architettoniche e naturalistiche.
Situato a 35 chilometri da Bergamo, Clusone deve la sua fama alla ricchezza di monumenti e affreschi di pregio che ne decoravano – e decorano tutt’ora – molte facciate. Il più importante è senza dubbio l’affresco della Danza Macabra, sull’Oratorio dei Disciplini, che riprende l’iconografia medievale della morte ed è uno dei più completi d’Europa sul tema. Fermatevi anche in Piazza Orologio, mi raccomando: sulla facciata del palazzo comunale campeggia infatti uno splendido orologio astronomico di origine cinquecentesca tutt’ora funzionante. Con un’unica struttura, l’orologio indica al tempo stesso l’ora, la data, il segno zodiacale, la durata della notte e la posizione della luna!
I borghi più belli d’Italia… in bergamasca
Ciò che maggiormente caratterizza il territorio della provincia di Bergamo è la presenza di innumerevoli piccoli borghi di pregio. Alcuni di loro sono stati inseriti tra i borghi più belli d’Italia proprio per via delle loro tipicità.
Se prima infatti abbiamo parlato di Lovere, come non citare il piccolo abitato di Gromo in Valle Seriana? Abitato fin dall’antichità e apprezzato fino a Oltralpe per il ferro che qui veniva estratto e lavorato, Gromo mantiene tutte le caratteristiche del piccolo borgo di montagna perfettamente conservato.
Lo stesso si può dire di Cornello dei Tasso, in Valle Brembana. Un tempo nodo cruciale dei commerci con la Valtellina, il borgo fu isolato a partire dal Seicento con la costruzione d una strada alternativa. L’isolamento ha però consentito di mantenere pressoché intatta la struttura urbanistica e architettonica medievale, regalando ai visitatori di oggi un piccolo gioiello antico incastonato tra le montagne.